GURUN GURUN
E-MAIL TWITTER FACEBOOK SOUNDCLOUD VIMEO BANDCAMP TUMBLR
 

Indiepop.it // 23. 1..2007
 

MIOU MIOU: LA LA GRANDE FINALE
Salvatore Patti

Dalla Boemia un imprevisto ed incantevole ibrido tra Stereolab e Delgados in lingua francese. Tra gioco e malizia.

La prima e principale curiosita a proposito dei Miou Miou si risolve da sola. E' una band Boema che canta in francese, e le ragioni di una simile scelta diventano evidenti prima ancora che ci sia il tempo di domandarsi perché.

Quello dei cinque ragazzi Cechi e un esperimento di malizia: parte dalle stesse premesse che animano il versante piu leggero degli Stereolab (ma senza la componente futurista) e ne espandono le componenti retro per aumentarne vertiginosamente il livello di fruizione. I rimandi al pop commerciale anni 60, le evoluzioni vocali e i flauti dei Free Design, il gusto estetico della nouvelle vague elettronica e della tradizione pop francofona (dalla Mademoiselle Jaqueline Taieb alla consumata Ms Hardy), le frequenti iterazioni del suono incrociate con i misurati crescendo orchestrali dei Delgados di "Peloton" e giusto un'ombra del trasporto delle band dell'est europeo, tenuto in scacco da un innato senso dello stile.
In questa voglia di sperimentare con suoni e parole la scelta della lingua appare quasi obbligata, dettata da necessita di eleganza e armonia: la voce di Karolina Dytrtova esita su suoni e vocali bambine, malizioso contraltare al sacro furore dei suoi compagni, i cui strumenti - chitarra/basso/batteria ma anche flauti ed archi, ogni tipo di fiati, tastiere e vibrafono, persino un theremin – procedono veloci e senza freni a colorare di primavera il suono.

Nelle mani dei Miou Miou l'indiepop e pura voglia di giocare: con il semplice fascino delle evoluzioni vocali ("Sublime"), con l'irresistibile ritmo dei battimani e di una girandola elettronica coronata dalle note di un'arpa ("Á L'été de la Saint-Martin '68", splendido ricettacolo di squisitezze stilistiche) e con mini-sinfonie di pop classico, che affastellano strumenti e voce in un crescendo improvviso e travolgente ("Dans le miroir de tes yeux"), con gli archi a volteggiare e la voce che zampilla come acqua fresca. C'e il trionfo della catchiness, nella metacantilena "Déja-vu" ripiena di ammiccamenti e di risate, ma anche frequenti richiami al "post-rock" targato Stereolab/Pram in iterazioni strumentali sempre funzionali al risultato melodico, con risultati talvolta agrodolci ("La chambre voisine"), altre ipnotici ("La coureuse de la nuit").
In questo sublime dualismo, in cui la musicalita della voce si oppone ad una attenta ed affollata costruzione strumentale, i Miou Miou suonano sulle onde di un entusiasmo che non ammette pause e compensa l'inevitabile prevedibilita di alcuni pezzi. Per questo l'orecchiabilita di "La La Grande Finale" e fatta per reggere ascolti ripetuti: perché si basa tanto sul fascino immediato quanto sulla scoperta degli infiniti particolari che la compongono, e riesce ad esprimere un rassicurante calore analogico.

Un album cosi non nasce per caso, e puo essere il frutto di grande talento o di felice capacita di imitazione. I Miou Miou possiedono in abbondanza entrambe le doti, messe al servizio di un lavoro docile e splendido.

Salvatore

MIOU MIOU

I Miou Miou nascono nel 2003 nella Repubblica Ceca con le idee ben chiare: produrre musica accessibile e aperta ad ogni influenza, tra indiepop, il post-rock piu morbido e la sperimentazione. Il miniLP "6 chants pour les chats" esce nel 2004 per l'auto-organizzata Purr records. In seguito partecipano ad alcune colonne sonore e proseguono nell'attivita di sperimentazione di suono acustici ed analogici. L'album "La La Grande Finale" e del 2006. La formazione comprende Karolina Dytrtova (voce e tastiere), Jara Tarnovski (tastiere, campioni, vibrafono), Breta Oliva (basso, chitarra, banjo, armonica), Tomas Knoflicek (chitarra), Atolka Hattanova (piano, voce) con l'occasionale aggiunta di un chitarrista e un percussionista (Petr Krasny).

www.indiepop.it